I significati legati al corpo, alla sua dimensione e forma, sono determinanti nel costruire la propria immagine e identità corporea. Senza l’”altro” che ci rimanda un’immagine di noi stessi, non esistiamo. Ma, allora come possiamo trovare respiro tra queste voci interne ed esterne che ci rimandano il sentirsi brutti e inadeguati?
In questo articolo aprirò uno spazio di riflessione su un argomento complesso e spesso considerato tabù, ma che è generativo di problemi che riguardano molt*: l’identità corporea.
Sono la dott.ssa Maddalena Bernardi, psicologa online e specializzanda psicoterapeuta a indirizzo interazionista. Se leggendo volessi avere qualche informazione sulla possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia individuale online, contattami cliccando sull’icona di Whatsapp che appare a lato o all’indirizzo e-mail info@psicoterapia-on-line.com.
Immagine corporea e autostima.
Cosa dice di noi il nostro corpo? Ci definisce? Per il mio approccio alla terapia, l’aspetto di sé, il sembiante, il proprio modo di apparire agli altri non è separabile dal senso dell’identità personale.
Questo perché, detto in estrema sintesi, la persona esiste in quanto essere sociale, nel dialogo interiore che si viene a creare tra modi di pensare a sé stessa ed i rimandi che gli altri significativi le offrono costantemente” (Faccio, 2007). In altre parole, l’immagine e l’identità corporea sono costruiti socialmente attraverso lo sguardo degli altri.
Il significato che do alla mia immagine corporea è costruito nell’interazione con gli altri intesi anche come modelli a cui siamo espost*, rappresentazioni di successo e generatori di insicurezze. In tutto questo processo sociale, la persona che nella propria narrazione si descrive come una persona con bassa autostima dovuto al proprio aspetto fisico sta in qualche modo significando una rappresentazione di sé nella quale l’aspetto fisico ha una particolare rilevanza. Tornando alla domanda iniziale, se il mio corpo mi definisce, costruiremo la stima di sé sull’immagine corporea che abbiamo di noi stess*. La costruzione di un’identità personale è però sostenuta dai significati propri della persona attribuiti all’esperienza di sé. Il corpo non è un oggetto che subiamo, cosa mi dico per arrivare a vivermi come una persona brutta e inadeguata?
Come accettare il proprio corpo.
Cosa vuol dire per te accettare il tuo corpo? Cosa ti farebbe dire di essere arrivat* all’”accettazione”? Cosa faresti di diverso se accettassi il tuo corpo?
Queste sono alcune delle domande che ti rivolgerei se mi chiedessi come fare per accettarsi fisicamente. Non accettare il proprio corpo può significare molte cose diverse in base alla tua storia, le tue esperienze e il senso che attribuisci a tutto ciò. Non esiste quindi una risposta univoca a questo quesito, ed è importante che in questo processo di accettazione tu ti faccia accompagnare da un professionista esperto in identità e immagine corporea. Non possiamo nemmeno dare per scontato che l’accettazione sia l’unica possibilità o la direzione elettiva nel tuo caso specifico. Può ad esempio non esserlo se il tuo disagio ha a che vedere con il sentire di non appartenere alla tua identità sessuale. Vergognarsi del proprio corpo può infatti assumere una pluralità di accezioni, è importante dare spazio alla polifonia di voci che costruiscono l’immagine del tuo corpo. Come psicologa online specializzata in identità di genere e immagine corporea personalizzo ogni percorso di terapia sulla base delle necessità della persona e le questioni portate in seduta.
Se senti il bisogno di rivolgerti a un professionista che possa aiutarti nel risolvere il tuo disagio legato all’identità e immagine corporea, contattami cliccando sull’icona di Whatsapp o scrivendomi all’indirizzo e-mail info@psicoterapia-on-line.com, se invece ti interessa saperne di più sull’argomento specifico dei disagi legati all’immagine corporea leggi l’articolo “Disturbi alimentari: come uscirne”.