Anaffettività è un termine il cui significato deriva dal latino ed è composto dal prefisso an- privativo e adfectus composto da ad-, verso, e facere, fare ed è quindi definita come la difficoltà nel sentire, esprimere e comunicare sentimenti ed emozioni. L’anaffettività non è una malattia o patologia, è una modalità interattiva che può arrivare a considerarsi disfunzionale se crea disagio, difficoltà relazionali o limita la vita della persona. Non è infrequente che la consapevolezza del disagio emerga nella relazione con il partner, ma può anche affiorare individualmente.
Sono la dott.ssa Maddalena Bernardi, psicologa online e specializzanda psicoterapeuta a indirizzo interazionista. Se leggendo volessi avere qualche informazione sulla possibilità di iniziare un percorso di terapia online, contattami cliccando sull’icona di Whatsapp che appare a lato o all’indirizzo e-mail info@psicoterapia-on-line.com.
Anaffettività e sessualità.
Non esprimere le emozioni, come ci sentiamo, come stiamo vivendo una certa situazione, ci permette in qualche modo di non fare i conti con noi stessi. Genera quindi una distanza tra il nostro mondo interno ed esterno, come se ciò che abbiamo dentro non trovi spazio o espressione alcuna all’esterno.
Le cause dell’anaffettività possono essere tra le più svariate. Per esperienze di vita, significazioni e interpretazioni attribuite a questioni della vita siamo arrivati a scegliere, consapevolmente o meno, che non fare caso a ciò che sentiamo o non esprimerlo era la possibilità più funzionale per il nostro essere in relazione. Questa modalità è stata certamente funzionale in qualche momento della nostra vita, ma se ora genera disagio o qualche difficoltà nel nostro modo di relazionarci con gli altri, è importante sapere che si può fare e quindi essere, altro.
L’anaffettività e la sessualità possono avere degli effetti nelle reciproche sfere di appartenenza poiché comunicanti.
Frequentemente, infatti, la soddisfazione sessuale ha a che vedere con l’ascolto delle nostre sensazioni e reazioni corporali. In altre parole, la difficoltà nell’ascoltarci ed esprimere le nostre sensazioni ed emozioni può quindi avere degli effetti sulla nostra vita sessuale. È questo il caso, per esempio, di anaffettività correlata all’impotenza, o meglio, ai disturbi dell’erezione maschile. In questa situazione, il problema si può situare nelle prime due fasi dell’esperienza sessuale, desiderio ed eccitazione, ma ha delle implicazioni anche nelle seconde, orgasmo e risoluzione.
Un altro esempio può riguardare i casi di anorgasmia che possono essere correlati con l’anaffettività femminile. È questo il caso di donne e ragazze che non esplorano i propri desideri e le sensazioni che possono trovare espressione nel rapporto sessuale, per paura del giudizio o dell’opinione altrui, per conformarsi a una cultura che ha visto come unico protagonista il piacere maschile o per assenza di educazione sessuale.
L’anaffettività maschile e quella femminile possono avere qualche tipo di relazione e soprattutto effetti su tutte le fasi dell’esperienza sessuale, ma questo non significa che tutti i disturbi sessuali o disagi della sessualità abbiano un legame con la difficoltà nel sentire ed esprimere sensazioni ed emozioni.
Anaffettività: la terapia può aiutare?
La terapia sessuologica di coppia online così come la psicoterapia individuale online sono validi aiuti per comprendere il disagio relativo a questa specifica difficoltà e risolverlo. Come detto, l’anaffettività non va considerata come una patologia e nemmeno come un problema separato dal nostro modo di stare in relazione. Questo disagio può essere connesso al contesto culturale in cui siamo inseriti, essere strettamente legato alla rappresentazione di sé e ad aspetti identitari rilevanti, per questo rivolgersi a un/a professionista psicologo/a psicoterapeuta è la scelta migliore.
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